Come Funzionano gli Imballaggi per la Vendita e Trasporto
L’imballaggio è il più comune strumento utilizzato per la conservazione o per il trasporto di un bene. Oggi viene anche definito con il termine inglese packaging ed ha un ruolo fondamentale soprattutto a livello industriale.
Svolge infatti il difficile compito di dover garantire l’integrità del prodotto, anche quello più fragile, dal produttore al consumatore, permettendo una facile gestione dell’involucro per chi si occupa del trasporto.
L’imballaggio deve però avere un costo abbastanza economico, deve quindi rispettare al massimo il rapporto tra qualità e prezzo. Dal punto di vista ambientale invece, deve rispettare i canoni di ecosostenibilità e deve perciò essere realizzato con materiali riciclati.
Chi si occupa della produzione degli imballaggi conosce molto bene la trafila che c’è dietro, dall’inizio alla fine del processo produttivo. I passaggi ed i processi che ci sono durante tutta la fase produttiva sono davvero tanti. Si passa dalla scortecciatura alla segatura, per poi passare ai vari processi di sfogliatura e pressatura. Tutti questi processi vanno costantemente monitorati dall’inizio alla fine e tale attività viene spesso seguita tramite particolari software per la gestione degli imballi.
Dopo essere stato utilizzato dal consumatore finale, sarà lui a dover a sua volta riciclare l’imballaggio e questo deve avvenire nella maniera più semplice possibile, per incentivarlo ad un corretto smaltimento.
L’imballaggio può essere composto da qualsiasi tipo di materiale e viene classificato in tre diverse categorie: imballo primario, imballo secondario ed imballo terziario.
Imballaggio Primario per la Vendita
L’imballaggio primario altro non è che il materiale che entra a contatto diretto con il prodotto. Per esempio in una bottiglia di salsa, sarà la bottiglia a svolgere il ruolo di imballaggio primario e servirà per proteggere la salsa contenuta all’interno. La bottiglia in questo caso permette anche una corretta conservazione del bene e ne consente un corretto trasporto.
Gli imballaggi primari necessitano, quasi sempre, di un’etichetta importante per il consumatore. L’etichetta posta all’esterno e ben visibile avrà il ruolo di informare l’acquirente su alcuni dati fondamentali, come ad esempio il contenuto della confezione, la data di scadenza e la tracciabilità del prodotto ormai obbligatoria per legge.
L’etichetta presenta anche il codice a barre ed il numero di lotto, fondamentali per l’intera catena di distribuzione in caso di richiami del prodotto per qualsiasi tipo di problema.
Imballaggio Secondario Multiplo
L’imballaggio secondario, include l’imballaggio primario ed ha il compito di catturare l’attenzione del consumatore durante la fase di acquisto. Svolge un compito decorativo e in alcuni casi ne facilita anche il trasporto.
Questi tipi di imballaggio sono spesso contrassegnati con un codice GTIN, ovvero un codice che avrà il compito di identificare in maniera univoca il prodotto in commercio per tutta l’intera catena di distribuzione.
Viene anche chiamato imballaggio secondario multiplo poiché può raggruppare un certo numero di unità di prodotti, sia nel caso in cui venga venduto al consumatore finale, ma anche al solo scopo di facilitarne il rifornimento sugli scaffali. Questo tipo di imballaggio può essere rimosso, senza alterare in nessun modo il prodotto finale.
Imballaggio Terziario per il Trasporto
L’imballaggio terziario permette una facile manipolazione ed un facile trasporto di un certo numero di unità di vendita o di imballaggi multipli. Facilitandone la manipolazione, questo tipo di imballaggio avrà il compito di evitare che la merce finale subisca dei danni durante il trasporto.
Facendo un esempio pratico, l’imballaggio terziario potrebbe essere uno scatolo che contiene all’interno uno o più confezioni, ma anche un pallet di scatolini che grazie alla sua conformazione ne facilita il carico e lo scarico per la grande distribuzione, ma anche il trasporto.
Imballaggio degli Alimenti
Ricordiamo infine che vi sono delle regole importanti da rispettare al momento dell’imballaggio di alimenti: devono essere realizzati con materiali che non rilascino sostanze tossiche e quindi non pericolosi. Nel caso in cui l’imballaggio entri a contatto con un alimento caldo o lipofilo vi è la possibilità che vi sia un rilascio di sostanze di tipo diverso e di quantità varia. In questo caso sarà necessario progettare un imballaggio atto a ridurre al minimo le cessioni.